



Oggi in Spagna ci
sono molte associazioni che si occupano di levrieri e
di cani e gatti randagi o abbandonati nelle perreras.
Alcune hanno la fortuna di avere dei rifugi, spesso in
affitto. Molte non si possono permettere i costi di
una vera e propria struttura per animali, così accade
che la maggior parte dei rifugi spagnoli sono
costruiti alla meglio o sfruttano caseggiati già
esistenti. Ed ecco anche perchè il contributo degli
stalli diventa indispensabile in molti casi.
Aggiungiamo che quasi tutti non hanno riscaldamento, i
box sono piccoli o grandi dove convivono più cani, non
ci sono adeguati ripari dal sole estivo e non ci sono
aree adeguate allo sgambamento. Il lavoro dei
volontari diventa quanto mai indispensabile per
garantire agli animali tutte le attenzioni e
accortezze possibili. Ma è davvero difficile. Ecco
perchè spessissimo troviamo richieste di invio di
materiale di tutti i generi; dal cibo ai cappotti, a
coperte e recinzioni, cucce e varie per pulizia.
Il numero dei cani abbandonati, la maggior parte
levrieri, è incontenibile. L'importanza delle adozioni
e degli aiuti è fondamentale. Purtroppo come per ogni
cosa anche qui c'è il lato oscuro. C'è chi approfitta
della situazione offrendosi come pensione per cani a
prezzi molto bassi, ma il prezzo è nel 90% dei casi
pari alla qualità di vita che offrono, per non parlare
anche del lato emotivo che non offrono a questi cani
che cercano solo di vivere. Approfittare è davvero un
gesto ignobile, tanto quanto quello dei cacciatori
nello sfruttare i cani.
E poi ci sono rifugi conosciuti che ricevono notevole
aiuto sia economico che materiale, e gran parte di
questo viene stipato in magazzini ed inutilizzato e
continuano pubblicità di bisogno. Mostrano immagini di
una quantità spropositata di cani salvati e che non
sono in grado di curare senza aiuti. Quando si ha un
rifugio di grandi dimensioni la gestione è difficile.
Le scelte da prendere sono molte e per nulla semplici,
ma ciò non deve offuscare la vera ragione
dell'esistenza stessa del rifugio e cioè aiutare gli
animali in difficoltà e forse la scelta peggiore è
quella di non poter aiutare tutti. E alcune persone
quando ciò che hanno intorno diventa troppo grande non
riescono a gestirlo e si perdono più nell'apparire,
nella pubblicità, nell'avere sempre più persone
intorno. Purtroppo bisogna stare attenti a quello che
c'è dietro a troppa pubblicità, troppe richieste.
Spesso accade che persino volontari del luogo ignorano
cosa ci sia dietro a grandi strutture/organizzazioni
di volontariato.
Consigliamo a chiunque voglia aiutare in Spagna
offrendo denaro di informarsi prima e attentamente,
verificare dove verranno tenuti i cani, la struttura,
i box, ecc. E prima ancora informarsi bene sui
volontari/associazioni a cui vi state rivolgendo.
Anche loro potrebbero sfruttare le proprie attività di
associazione per un tornaconto economico, fare leva
sull'emotività e fragilità delle persone utilizzando
appelli struggenti contornati da immagini cruenti. E
quando le informazioni che chiedete sono date col
contagocce, non date con scuse piene di paroloni o non
verificabili diffidate e cercate di trovare e
sostenere persone che desiderano soltanto che questi
animali ritrovino fiducia ed una casa. Purtroppo è
difficile e lo sappiamo, ma aiutare persone che
approfittano per lucro o anche solo per ego non fa
altro che incrementare il business che ci sta dietro
ed il maltrattamento e soprattutto toglie possibilità
a quelle che dedicano il proprio tempo e denaro per
aiutare seriamente. Non smettete mai di fare domande,
dove come quando e perchè, chiedere informazioni su
ogni cosa, immagini, video, fare ricerche in internet,
chiedere ad altri e verificare ciò che viene detto.
Non fermatevi ad una foto con una descrizione che fa
piangere il cuore. Se dietro c'è menzogna quanto può
valere?
Chiedete sempre e non fermatevi alle prime risposte.
Verificate sempre. E chiedete le stesse cose anche ad
altre associazioni e fate un confronto. Solo così ci
si può rendere conto di più realtà ed avere una
propria opinione basata su più fonti.

Le perreras sono i
canili spagnoli gestiti dalle Comunidades Autonomas
(tipo le nostre regioni) che hanno la possibilità di
scegliere il tipo di gestione, meglio dire se
applicare o meno la legge spagnola che ammette la
soppressione degli animali dopo 10/20 giorni
dall'ingresso in canile. La Catalogna al momento è
l'unica che opta zero soppressioni. I canili ricevono
sovvenzioni per ogni cane che entra e per ogni
eutanasia. In genere sono gestiti da persone con
l'unico interesse nel denaro, più ne hanno meglio è.
Questo significa disinteresse totale alla qualità di
vita degli animali, rinchiusi in box minuscoli alcuni
senza luce e mai puliti. Significa anche che non
utilizzano metodi indolore pur di guadagnarci (i
farmaci costano troppo!). Gli animali non sono
anestetizzati prima di entrare nei forni crematori o a
gas, alcuni utilizzano farmaci che inibiscono i
movimenti per portarli nei forni senza problemi con
dolori atroci per l'animale che vive la morte
terrificante, sono pestati a sangue, bruciati vivi,
cibo avvelenato, veleno iniettato senza anestesia,
quindi morte fra atroci sofferenze. Molti muoiono di
fame e sete, malattie, stenti.
In Spagna non vi sono regolamentazioni precise sul
benessere degli animali. Malgrado la lotta di tante
associazioni animaliste i passi sono lentissimi e le
perreras persistono. Ad oggi l'unico mezzo è
riscattare più animali possibile o salvarli dalla
strada, dagli abbandoni. Oltretutto per farli uscire
si deve pagare. Costi che variano da perreras a
perreras.
Ed anche qui esistono pseudo volontari o associazioni
spagnole che approfittano per lucrare e si coalizzano
con i dirigenti della perreras impedendo a privati o
altri di riscattare, ma passare solo attraverso loro
dividendosi gli incassi.
Quanta ingustizia, cattiveria, gesti ignobili. Grande
e indispensabile il lavoro di chi lotta per nuove
leggi. Anche noi dobbiamo iniziare a far qualcosa.
Diffondiamo, doniamo, aiutiamo in tutti i modi per noi
possibili, adottiamo, partecipiamo alle
manifestazioni, firmiamo le petizioni. E non
dimentichiamo mai di chiedere, cercare, verificare
prima di dare una mano a chi non conosciamo solo
perchè hanno uno slogan o un'immagine importante o
perchè il nostro istino ci consiglia. Sapere e
conoscere è importante per far bene del bene. Ci aiuta
a crearci un'opinione e poter scegliere ed i rischi di
sbagliare diminuiscono.